100% in chemico & animal free
Come mezionato nella recente SCCS XI, la 11° revisione della SCCS sulle “Note di Orientamento per la Sperimentazione degli Ingredienti Cosmetici e la Valutazione della loro Sicurezza”, al paragrafo 3–4.6, quando si parla di “New Approach Methodologies” (NAMs) per la rilevazione di seri danni oculari e l’irritazione oculare:
La TG OECD 492 utilizza un modello di tessuti RhCE basati su una coltura di cellule umane.
La TG OECD 491 utilizza una linea di cellule corneali di conigli.
Le TG OECD 437 e 438 fanno uso di tessuti provenienti da mattatoi.
La TG OECD 460 fa uso di cellule renali.
Solo Ocular Irritection® OECD TG 496 è completamente, 100%, animal free.
Il paragrafo 3-4.6 della SCCS XI
Il test
Ocular Irritection® si basa infatti sulla consapevolezza che la capacità di una sostanza chimica di irritare la cornea è legata alla sua propensione a promuovere la denaturazione e la distruzione delle proteine corneali.
L’Assay System imita questi fenomeni biochimici facendo uso di un reagente proteico in modo totalmente in chemico.
Quando il test viene eseguito, i cambiamenti nella struttura delle proteine indotti dal campione di prova sono poi quantificati misurando i cambiamenti risultanti nella torbidità (densità ottica) del reagente soluzione ad una lunghezza d’onda di 405 nm utilizzando uno spettrometro.
I risultati degli studi comparativi passati sono stati utilizzati per sviluppare quello che viene definito un “punteggio Irritection Draize Equivalent” (IDE) che è un valore derivato dagli studi in vitro che è equivalente al potenziale di irritazione previsto in vivo (test oculare del coniglio Draize).
Consigliato dall'OECD come primo test sia per strategia Bottom-Up che Top-Down
Ocular Irritection® da solo è il primo e unico passo in una strategia top-down o bottom-up per, rispettivamente, la classificazione di sostanze che causano gravi danni oculari (UN GHS Category 1) e che non richiedono classificazione (UN GHS No Category).
La SCCS XI, oltre al documento di orientamento OECD 263, menziona l’uso di Ocular Irritection® anche se la sostanza in esame non è UN Cat.1 o No Cat.: l’approccio top-down o bottom-up di OI® diventa parte di una strategia integrata (IATA – Integrated Approach on Testing and Assesment) e uno dei tanti passi da compiere all’interno di essa.