L’industria della bellezza sta vivendo un’espansione sempre più rapida. Al momento, il mercato della bellezza e della cura della persona cresce di circa il 3,33% all’anno, e si stima che nel 2024 supererà i 600 miliardi di dollari.
Parallelamente a questa crescita, si amplia anche la gamma di prodotti e ingredienti disponibili. Molti seguono il flusso delle mode e scompaiono con altrettanta rapidità, ma alcuni rimangono indispensabili, senza tempo, funzionali e ormai parte integrante del settore.
Tuttavia, conoscere ed imitare questi prodotti e ingredienti non è sufficiente. Per avere successo, è fondamentale rimanere aggiornati sulle nuove tendenze e sulle evoluzioni del mercato, così da poter orientare con consapevolezza le scelte strategiche per la propria attività.
Sostenibilità e biotecnologia si uniscono
Da quando i materiali sostenibili hanno iniziato a diffondersi, l’industria cosmetica si è progressivamente orientata verso ingredienti e processi eco-compatibili, spesso basati su risorse naturali e fonti rinnovabili.
Ma attingere direttamente dalla natura non è sempre la soluzione ideale. In passato, la produzione di ingredienti naturali richiedeva vaste estensioni di terreni agricoli, agricoltura intensiva e persino l’estrazione di petrolio naturale. Pur sembrando un approccio virtuoso, questo metodo non favoriva realmente l’ambiente.
È qui che entra in gioco la biotecnologia, spostando l’attenzione dalla sostenibilità del packaging a quella dei prodotti di bellezza stessi. Utilizzando principi di biologia e chimica, la biotecnologia permette di “coltivare” in laboratorio ingredienti, ad esempio, per la cura della pelle anziché produrli con metodi tradizionali, riducendo così il consumo di risorse e ottenendo risultati altrettanto efficaci.
Un esempio pionieristico è lo squalano botanico di Biossance. Tradizionalmente ricavato dal fegato di squalo, in questo caso proviene invece dalla canna da zucchero. Poiché questa coltura richiede appena 1 km² di terreno, non solo si riduce la pressione sugli ecosistemi marini, ma si contribuisce anche a ristabilire l’equilibrio degli oceani.
Clean Beauty – Going All Natural
Sempre più consumatori prestano attenzione agli ingredienti dei prodotti di bellezza. Con l’aumento della consapevolezza sugli acquisti e la richiesta di soluzioni più ecologiche, il mercato della bellezza biologica è destinato a crescere notevolmente.
Secondo le stime, entro il 2025 il valore del mercato globale della bellezza biologica supererà i 15 miliardi di dollari solamente negli Stati Uniti. Questa tendenza appare destinata a consolidarsi ulteriormente, poiché un numero crescente di consumatori adotta scelte d’acquisto più consapevoli e responsabili.
Il concetto di “bellezza pulita” è ormai diffuso a tutti i livelli dell’industria cosmetica: skincare, make-up, prodotti per capelli e persino per il corpo. Basti pensare che, solo su TikTok, esiste un’intera categoria dedicata a questo tema, con alcuni video di punta che hanno superato i 4 milioni di visualizzazioni.
Sulla scia di questa tendenza, molte aziende del settore – tra cui Sephora – hanno scelto di adottare la filosofia Clean Beauty, introducendo apposite sezioni sia nei negozi fisici che in quelli online.
La crescita dei prodotti a protezione personale
Con l’aumento delle temperature globali, cresce anche l’attenzione verso i rischi legati all’esposizione solare. Di conseguenza, la domanda di prodotti per la protezione dai raggi UV è in costante crescita.
Sebbene l’uso di prodotti solari faccia parte da tempo della routine di cura della pelle, oggi i consumatori sono ancora più consapevoli dei potenziali danni causati dal sole e cercano soluzioni sempre più efficaci.
Allo stesso tempo, aumenta anche la preoccupazione per l’inquinamento atmosferico, un altro fattore che i consumatori tengono sempre più in considerazione nella scelta dei prodotti di skincare.
Vendere online su Tiktok e Instagram: il nuovo mainstream
Il numero di influencer e le vendite sui social media continuano a crescere a ritmo sostenuto. Sempre più venditori si rivolgono ai social media per vendere propri prodotti di bellezza, poiché gli utenti vi trascorrono gran parte del loro tempo e sono spesso più inclini ad acquistare in modo spontaneo dopo aver scoperto un prodotto in maniera organica.
Secondo alcune ricerche, circa il 76% dei consumatori ha effettuato acquisti dopo aver visto un prodotto pubblicato direttamente dal marchio sui social media. L’11% ha acquistato subito, mentre altri hanno concluso l’ordine online o successivamente in un negozio fisico. Anche chi inizialmente non era interessato può essere persuaso a comprare grazie alla presentazione accattivante dei prodotti e agli algoritmi che mostrano contenuti mirati.
Molte piattaforme hanno integrato funzioni di shopping in-app, consentendo agli utenti di acquistare e vendere prodotti direttamente dal feed. Facebook, con Facebook Marketplace, e TikTok, ad esempio, sono tra le piattaforme che hanno implementato con successo questa strategia, contribuendo al successo dei venditori nel promuovere e distribuire i propri articoli.
I video in formato breve stanno diventando la forma di contenuto più popolare, soprattutto tra i giovani. TikTok, leader in questo segmento, ha superato il miliardo di utenti attivi nel 2021 e continua a crescere.
Anche Instagram, molto utilizzato dai brand per rafforzare l’identità e incrementare l’engagement, ha introdotto i Reels per soddisfare la crescente richiesta di contenuti brevi e dinamici. Molti utenti, soprattutto i meno giovani, preferiscono questa modalità a TikTok per familiarità e abitudine.
La combinazione di influencer, contenuti video e strumenti di shopping integrati ha un impatto significativo sulle vendite. Si stima che l’89% degli utenti su TikTok abbia effettuato un acquisto dopo aver visto un prodotto di bellezza sulla piattaforma.
Un ottimo esempio è The Ordinary: il suo Peeling Solution ha registrato un aumento delle vendite del 426% dopo che la creator @kaelynwhitee ha condiviso la sua esperienza di successo contro l’acne, attirando l’attenzione degli utenti senza alcuna sponsorizzazione a pagamento.
Prodotti di bellezza per uomo: una domanda in crescita
Un trend in forte ascesa nel settore beauty è quello dei prodotti per la cura personale maschile. Il mercato, già in aumento di circa 5 miliardi di dollari rispetto all’anno scorso, è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni.
Con l’arrivo di una nuova era della skincare e del make-up, anche gli uomini stanno espandendo i propri interessi oltre la semplice cura della barba, abbracciando trattamenti per la pelle e prodotti cosmetici. A guidare questo cambiamento sono soprattutto le celebrità maschili, molte delle quali non solo mostrano apertamente la propria routine di bellezza, ma lanciano addirittura linee di prodotti firmate.
Un esempio emblematico è Brad Pitt, che ha presentato la sua gamma Le Domaine Skincare. Questa linea, ispirata alle proprietà antiossidanti dell’uva, pone l’accento sugli ingredienti naturali come elemento chiave del suo successo.
Per le nuove generazioni, Harry Styles rappresenta un ulteriore punto di riferimento. Il cantante ha lanciato Pleasing, una linea di smalti per unghie, sottolineando personalmente di utilizzare i prodotti che propone.
Con l’arrivo di questi e altri nuovi lanci sul mercato, gli uomini stanno diventando sempre più aperti alle routine di skincare e all’acquisto di prodotti cosmetici.
Inclusività e diversità
Con l’attenzione crescente verso diversità e inclusione, numerosi marchi di bellezza sono stati criticati per non proporre prodotti realmente inclusivi. Questo problema è particolarmente sentito dalle comunità con carnagione più scura, che spesso faticano a trovare soluzioni adatte alle proprie esigenze.
La Generazione Alpha, cresciuta nell’era digitale, ha esercitato un’influenza significativa sui brand di bellezza, spingendoli ad ampliare le proprie linee per incontrare una domanda sempre più variegata. Più giovane e aperta a nuove culture, questa generazione richiede prodotti e comunicazioni realmente inclusive.
Non sono solo le formulazioni a contare: anche le campagne pubblicitarie svolgono un ruolo chiave nel plasmare la percezione dei consumatori. Età, tonalità di pelle, tipologie fisiche, orientamento sessuale o condizioni particolari – tutti questi aspetti meritano rappresentazione. Tuttavia, molti marchi faticano ad abbracciare pienamente tale diversità.
Il benessere emotivo è cura della pelle
Non tutti sono consapevoli che le emozioni e il benessere mentale influiscono direttamente sulla salute della pelle. La cosiddetta “bellezza emotiva” sta guadagnando terreno come uno dei metodi più efficaci per prendersi cura di sé.
Una percezione negativa di se stessi e una bassa autostima possono portare a stress e ansia, fattori che possono contribuire a problemi cutanei come l’acne. Inoltre, stress e insicurezza possono innescare abitudini dannose, come lo strofinare eccessivamente la pelle o esporsi al sole più del dovuto.
Nonostante la pandemia sia terminata da alcuni anni, molti ne avvertono ancora le conseguenze, soprattutto sul piano del benessere personale. Dedicare tempo alla cura di sé e dare priorità alla salute mentale sono diventate strategie comuni per far fronte alle sfide dell’isolamento.
Molti appartenenti alla Gen Z si sono rivolti a pratiche come la chiaroveggenza e l’astrologia, con ben il 58% dei francesi che le adotta per orientare la propria vita.
In questo scenario, la bellezza emotiva si è evoluta notevolmente dal termine della pandemia, accompagnando la nuova consapevolezza della cura di sé. Il fenomeno continua a crescere, testimoniato dal successo dell’hashtag #crystaltok su TikTok, che ha superato i due miliardi di visualizzazioni.